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Autore: lucaluca

Enkidoo - Ferrero1947

Enkidoo

Da circa 20 anni Cyril Delage, con lo pseudonimo di Enkidoo, trasforma il legno in mobili raffinati o in accessori decorativi molto poetici secondo i suoi desideri e quelli degli altri e usa l’autocritica e l’ironia con la stessa destrezza con la quale modella le poltrone in castagno sulle quali ama impegnarsi già alla mattina presto, quando il sole viene a disturbarlo nel suo laboratorio immerso nella natura. I raggi brillano sulle ragnatele che incorniciano le tessere di quella che fu, diversi anni fa, la scuola Chalard e che ha vissuto un risveglio di energia proprio grazie a questo artista illuminato e solitario. In piedi nel mezzo di ciò che un disinformato potrebbe confondere con un gioioso bazar non organizzato, Cyril, 48 anni, ama raccontare il suo mestiere in modo sincero.
Conosciuto in Europa e anche in Giappone, designer, decoratore, falegname, agitatore di idee, è certamente atipico, dichiarando senza indugio un giro d’affari ragionevole, che dipende dagli anni, dal legno, dall’estro, dal momento…
Enkidoo, autodidatta appassionato e tenace, che è diventato noto in fiere internazionali e mostre in gallerie a Parigi, in Belgio, in Inghilterra e in Italia da Ferrero1947, che lo ha incontrato all’inizio della sua attività, risponde alle richieste di clienti fedeli e appassionati della sua arte, ma prima di tutto alle sue esigenze personali.
Le sue scelte sul legno tendono a favorire i boschi della sua regione, in particolare il castagno, piuttosto che le specie canadesi; a volte, aggiunge metallo per progettare mobili e accessori decorativi.
Da dove trae ispirazione Enkidoo? Non lo dice con precisione, o forse non desidera rivelarlo e confida di avere all’incirca un’idea al minuto, ma in un’ora… ammettendo che quando uno crea in realtà ha molti vincoli, non essendo mai completamente libero. Alcuni esemplari nascono da esigenze personali come dei piccoli tavolini realizzati quasi per caso per i nipoti per Natale; essendone avanzati due, sono stati visti da alcuni clienti ed è nata la richiesta.
All’inizio Cyril Delega non produceva, disegnava solo, ma in seguito ha imparato la lavorazione del legno, scoprendo alcune tecniche per capriccio e altre per passione e curiosità. La sua collaborazione con l’architetto paesaggista Gilles Clément durante una mostra ai giardini de La Villette a Parigi nel 1999, gli ha dato l’impeto che gli mancava: la strada era quella giusta. Quella successiva con il designer Godefroy de Virieu, invece, passando per Nontron, nella Dordogna, proprio nel paese degli alberi frondosi, nel 2004, ha generato alcuni pezzi poetici di grande bellezza come l’esile sedia con lo schienale alto o il famoso “Arbre d’ hiver”, una struttura tonda per riporre la frutta, da appendere al muro o sospendere con un cavo, o ancora il porta legna “la Brassée”, un unico ramo di castagno curvato, semplice e raffinato. Il suo lavoro continua in modo costante e appassionato, sempre guidato dalla natura.

 

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Tsé & Tsé associées

Tsé & Tsé associées

Tsé & Tsé associées è una società di design francese, una delle rare ancora indipendente dalla sua creazione nel 1991, fondata da due designer parigine, Sigolène Prébois e Catherine Lévy. L’impresa ha ormai raggiunto una fama mondiale e il team Tsé & Tsé, composto da meno di dieci persone, padroneggia il design degli oggetti dalla loro concezione alla loro produzione e distribuzione.
I prototipi di Tsé & Tsé associées vengono creati nell’affascinante laboratorio nella zona della Bastiglia a Parigi, una vecchia falegnameria, dove alcuni articoli possono essere adattati alle esigenze specifiche dei clienti. Ogni oggetto richiede una ricerca speciale per trovare i migliori produttori di qualità e assicurare l’utilizzo di materiali nobili, secondo il tradizionale know-how, che favorisce le caratteristiche di qualità e durata degli oggetti. Per questo motivo, lampade, stoviglie e mobili sono realizzati in piccole serie, a volte individualmente e raramente oltre 1000 articoli all’anno. Ogni articolo è unico, mai uguale e queste differenze sono la firma inimitabile di Tsé & Tsé.
Le due designer hanno iniziato a creare oggetti per se stesse, al fine di assaporare e rallegrare ogni momento della vita quotidiana: il senso di meraviglia con cui immaginano gli oggetti di tutti i giorni traspare in tutte le loro creazioni. Alcuni anni dopo, la maggior parte dei loro oggetti sono diventati bestseller e pezzi da museo, pur rimanendo freschi e deliziosi come sempre; le loro ultime creazioni si adattano perfettamente alle altre per formare un universo in espansione e molto originale, sempre ricco di una gioiosa vena ironica.
Il loro oggetto più iconico è senza dubbio il “Vase d’avril”, ormai un classico del design francese: ispirato all’ikebana giapponese, questo vaso glorifica la bellezza dei fiori isolandoli in un tubo; articolato con anelli di metallo, il vaso adatta la sua forma ai fiori, dando a ogni persona il piacere di comporre una splendida composizione floreale. Altro progetto di grande bellezza è il “Vaso Parasseux”, sospeso nell’aria da un cavo d’acciaio, oscillante avanti e indietro in modo spensierato. Guardando questo oggetto, sembra di ammirare un acrobata ondeggiante nel circo; il vaso può pendere vicino a tavolini e banconi della cucina, amando tutti i fiori, in particolare i rami e l’edera con disposizioni asimmetriche.
Infine, tra i molti lavori, da ricordare il progetto delle due artiste per la tavola, con i poetici piatti realizzati in porcellana, che combinano solidità e finezza; i piatti e le stoviglie sono realizzati in Francia secondo un metodo tradizionale tra due stampi in gesso. Le loro “imperfezioni” sono il segno della loro originalità e della realizzazione completamente manuale.

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Eugenio Vazzano

Eugenio Vazzano ama riassumere il suo lavoro in queste tre massime: “le mani al posto della macchina, la bottega al posto della fabbrica, la passione che diventa lavoro”. È questa la sua concezione di artigiano; un “artigiano artistico”, come spesso lo chiamano, che non si affida alla tecnologia digitale, ma resta legato alla manualità e alle tecniche di lavorazione di alto livello professionale. Tecniche che sono figlie delle antiche tradizioni di cui l’Italia e nel suo caso la Sicilia in particolare sono la culla.
Ultimo di sette figli, nato e cresciuto a Melilli, trasferitosi all’età di quattordici anni negli Stati Uniti per studiare arte e rincorrere il suo sogno, torna in Italia e sceglie Firenze per studiare all’Accademia Americana d’Arte, lavorando contemporaneamente in una prestigiosa boutique di moda della città. Il desiderio di tornare in Sicilia nella sua Melilli si fa presto avanti e nasce dalla certezza delle radici e dalla familiarità con il patrimonio di esperienze: un patrimonio genetico che riceve riferimenti, suggestioni, motivi di ispirazione in un continuo rimando all’arte, alla cultura e al costume della Sicilia.
Della lunga esperienza giovanile americana rimane la curiosità globale, che permette di accostare con naturalezza i fasti del Barocco all’arte povera, e sopratutto il coraggio che fa nascere la “Melilli factory”, la manifattura, ospitata in una vecchia fabbrica di caponata, in cui nascono coperte, plaid, teli… ma anche arazzi e raffinati “stracci” per la casa, come ama definirli lui stesso.
Il laboratorio-atelier comprende ora più di dieci collaboratori, che lavorano con la stessa filosofia, ispirata al recupero di un passato ancora vivo e al riciclo creativo: ogni ritaglio di stoffa avanzato è l’inizio di una nuova storia, l’essenziale primo tassello di una nuova opera d’arte. Le stoffe utilizzate sono molteplici, dalle più tradizionali come sete pregiate, cotoni raffinati, lini e velluti, cachemire, broccato e jacquard, ma anche fibre inusuali come iute grezze, lane orientali e jeans, che vengono poi tinte, stropicciate, decorate.
Gli anni americani sono stati molto importanti per raffinare alcune tecniche e conoscenze: a Miami, infatti, negli anni Novanta, il desiderio di conoscere aveva portato l’artista a frequentare i magazzini in cui si conservavano abiti usati destinati ai senzatetto: da quegli abiti confezionati con tessuti anni Trenta-Quaranta-Cinquanta sono nati i primi patchwork, poi diventati il marchio più riconoscibile di tutta l’opera stessa di Vazzano.

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Buro Belèn - Ferrero1947

Buro Belèn

Buro Belèn viene fondata da Brecht Duijf e Lenneke Langenhuijsen, che si sono incontrate alla Design Academy di Eindhoven, nei Paesi Bassi.
Dopo la laurea con lode alla Design Academy di Eindhoven, Brecht ha iniziato a lavorare come designer part-time per Forbo Flooring e successivamente per alcuni anni come designer free-lance per poi decidere di fondare la propria etichetta di abbigliamento “18-11-81″ nel 2014. Nel 2010 ha vinto un premio Classi Calvijn, nel 2012 la sua attività è stata finanziata da BKVB.
Lenneke si è laureata con lode alla Design Academy di Eindhoven con il suo progetto Wooden Textiles ed è stata tra i finalisti del Doen Material Prize nel 2011, il Green Design Competition nel 2012 e ha vinto Open Design Italia nel 2013.
Insieme, Brecht e Lenneke hanno fondato il loro studio ” Buro Belèn ” ad Amsterdam e hanno ricevuto inizialmente un sussidio dalla DOEN Foundation per “imprenditori creativi sostenibili”; attualmente insegnano alla Design Academy di Eindhoven e alla Artemis Akademie Amsterdam, alternando all’insegnamento i progetti di design.
Il progetto “Another Plaid” ha ottenuto una grande visibilità per il processo originale e altamente ecologico attraverso il quale viene realizzato: si tratta di non completare del tutto il processo di colorazione e tintura in una macchina che non è stata risciacquata, consentendo di risparmiare sia acqua che tintura.
Una singola bobina di lana sarà trasformata in un singolo plaid con il suo modello di colore unico; il plaid in lana merino mostra un grande contrasto di colore e segni chiari, incorporando una gamma di colori. Modificando quindi per astratto la prima fase del processo industriale che normalmente vede una bobina ugualmente colorata, ogni plaid varia nel disegno e nel colore; l’esterno della bobina assorbe più colore dell’interno, in particolare quando si intreccia con una trama diversa. Il risultato è poetico e molto grafico allo stesso tempo.
Brecht Duijf e Lenneke Langenhuijsen progettano quindi con materiali, allargando ed espandendo le qualità materiali di spazi, oggetti e prodotti e creando un design tangibile per il futuro. Al centro del loro approccio ci sono gli aspetti intuitivi, emotivi e fisici del design, che si traducono in prodotti e visioni che mostrano applicazioni inattese di materiale e colori, nonché rivalutazioni delle tecniche convenzionali.
Uno dei loro progetti più conosciuti è “Cambials”: un’etichetta che produce tessuti per interni naturali in legno. Tra le opere anche la stola commissionata dalla manifattura olandese CHP, in seta con una riproduzione fotografica ad altissima definizione di corpi nudi di amici e collaboratori: un capo tecnologico e romantico, non senza una sottile vena di ironia.

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Jupe by Jackie

Jupe by Jackie

Con sede nei Paesi Bassi e in India a Uttar Pradesh, Jupe by Jackie è un marchio di moda di fama internazionale nato dal desiderio di far luce sull’arte del ricamo a mano in un modo completamente nuovo, rivitalizzando un’artigianato morente nell’industria della moda frenetica di oggi.
Jupe continua a lasciare il segno come casa di ricamo leader nel tentativo di lasciare che l’artigianato indiano non solo viva, ma prosperi.
Dal 2013 al 2017 il marchio ha collaborato intensamente con la famosa griffe di moda d’avanguardia giapponese Comme des Garçons, per poi privilegiare una strada indipendente e una propria collezione.
La designer Jackie Villevoye ha fondato Jupe nel 2010 all’età di 54 anni, dopo aver cresciuto i suoi cinque figli; quando sono usciti di casa, l’entusiasmo permanente di Jackie per il design è diventato ancora più determinato: dopo aver studiato a fondo l’arte del ricamo a mano indiano, Jackie ha intrapreso un viaggio che l’ha portata ad organizzare una squadra di talentuosi artigiani del ricamo. È nata una collaborazione appassionata, raffinata e unica.
Jupe by Jackie ha sviluppato nel 2019 una nuova collezione di mohair ricamati a mano e progettato una serie di 10 splendidi plaid e coperte esclusive per il mondo della casa e dell’interior design.
Nel 2017 in realtà Jupe by Jackie aveva già mosso un primo passo emozionante nel mondo del design, lanciando la sua prima collezione di interior design, etichettata Jupe da Jackie Home. Con la collezione del 2019, ad edizione limitata, però la designer fa un ulteriore passo ed entra definitivamente nell’olimpo del design d’autore e da collezione.
Come contrappeso ai tessuti fabbricati e stampati in serie, Jupe by Jackie mira a rilanciare l’antica arte del ricamo a mano che sembrava aver lasciato il mondo degli interni.Con un ricamo moderno e sottile, privo di ripetizioni meccaniche, i tessuti diventano un’arte rara, permettendo ai tessuti per interni di diventare oggetti architettonici o poetici. Le loro forti combinazioni di colori e le proporzioni equilibrate aggiungono a una stanza non solo funzionalità, ma anche un’atmosfera artistica, bilanciando natura e cultura e sottolineando la bellezza di entrambi i mondi.

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Alegria van der zande - Ferrero1947

Alegría van der Zande

Alegría van der Zande nasce a Breda nel 1988 e si laurea nel 2015 alla Utrecht School of the Arts come product designer, dopo aver terminato i suoi precedenti studi in pubblicità e comunicazione a Nimeto a Utrecht. Il suo interesse e il suo amore per la natura si manifestano fin dai primi lavori e rimangono il filo conduttore di tutti i suoi progetti. Il suo laboratorio ha sede a Breda.
Con il suo progetto “Fossils” Alegria van der Zande intraprende un viaggio alla ricerca delle piccole meraviglie della natura: fiori e piante selvatiche dal nostro ambiente quotidiano, ma molto speciali per struttura e colore. Mostrando il valore di vedere la bellezza più fine e delicata della natura, la designer preme fiori e piante sulla pelle; due prodotti naturali combinati a un nuovo elemento. Una tecnica che ha progettato durante il suo processo di laurea presso la Utrecht School of the Arts.
Ciò che lascia la stampa è una combinazione di pelle grezza e linee estetiche e colori tenui dei fiori e delle piante raccolti dalla natura.
Ogni lavoro di Alegria van der Zande è unico e trova la sua estrema raffinatezza e bellezza anche nelle imperfezioni, poiché la pelle è un prodotto naturale, con un bellissimo contrasto tra la pelle dura e i dettagli aggraziati della pianta; anche il colore naturale della pelle fa da sfondo a contrasto dei colori tenui e delicati dei fiori e delle piante selezionate, con una accurata ricerca botanica in giro per prati, campi e boschi olandesi.
“Fossils” ci mostra dunque il valore di vedere la bellezza più bella e delicata della natura che ci circonda ogni giorno, ma che non osserviamo sempre con la giusta attenzione; l’unicità di questo progetto muta con il passare della stagione, seguendo il ritmo della natura.

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ombrellificio veneto _ Ferrero1947

Ombrellificio veneto

Ombrellificio Veneto nasce nel 1983 a Montagnana in provincia di Pordenone e produce ombrelloni e tende da sole da giardino, terrazzo, spiagge, spazi pubblici e fioriere, in legno e alluminio.
La vasta gamma di prodotti, la cura nei dettagli tipica della migliore tradizione artigiana veneta, la professionalità e la tecnologia usata nei sistemi di produzione, unite ad un design elegante e raffinato, fanno di questa azienda altamente specializzata una garanzia per le soluzioni più varie ed esigenti nel settore dell’arredo per esterni.
il catalogo è molto vasto e raccogli le diverse tipologie: i più classici ombrelloni a palo centrale, in materiali naturali o sintetici, gli ombrelloni a braccio laterali, per spazi anche di grandi dimensione e i mezzi ombrelloni da addossare al muro.
Tutti i modelli sono realizzati in materiali di alta qualità come il legno, teak e iroko o l’alluminio naturale; la parte tessile può essere in acrilico, poliestere resinato, e tempotest, certificata per qualsiasi tipo di agente atmosferico, in molti colori. A richiesta gli ombrelloni possono essere personalizzati sia nelle dimensioni sia nelle finiture.
i meccanismi di apertura sono manuali o meccanizzati e le basi zavorrate sono di forma e materiali diversi.
Le tende da sole per giardini, piscine e terrazzi possono avere strutture in legno o in alluminio, tessuti di qualsiasi colore e dimensioni e forme.
La particolarità dell’azienda è quella di aver applicato la lunga esperienza artigianale e la tradizione nella realizzazione di un prodotto innovativo sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista tecnologico.

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talenti _ Ferrero1947

Talenti

Talenti viene fondata nel 2004 da Fabrizio Cameli che, dopo aver trascorso alcuni anni nell’antica impresa di lavorazione del marmo di famiglia, decide di creare una realtà tutta sua di produzione di mobili da giardino, usando le competenze acquisite nella lavorazione del marmo per realizzare mobili da giardino in stile classico, di altissimo pregio e finitura.

Il nome “ Talenti” viene scelto quasi per gioco; a proporglielo sono gli amici che lo stimano e lo ritengono un vero talento nel suo lavoro, ma anche perché l’azienda fin dai primi anni vuole distinguersi proprio per talento e creatività.

Le prime collezioni sono classiche: eleganti manufatti dal sapore antico intarsiati con pietre terrecotte che spesso vengono realizzate a richiesta e personalizzate nella forma e nei colori, ma già dal 2007 vengono studiate altre linee contemporanee, opposte a quelle prodotte fino a quel momento. queste nuove collezioni vengono esposte nello stesso anno durante una fiera di Parigi dedicata all’arredo da esterno. Il successo è immediato e l’anno successivo al salone Internazionale del Mobile di Milano vengono presentate unicamente collezioni contemporanee, innovative e tecnologicamente molto avanzate dedicate interamente all’otdoor: divani, tavoli, sedie, poltrone relax, lettini, fioriere, lampade, ombrelloni…

Per questo lancio Talenti sceglie Karim Rashid, in quegli anni uno dei designer emergenti più acclamati dal mondo del design, per disegnare l’intera collezione; I prodotti realizzati con lil designer americano sono un successo e la collaborazione con Rashid consacra l’azienda come una delle realtà più interessanti nel mondo dell’otdoor living
È il primo passo del percorso che avvicina Talenti a diversi designer di fama internazionale, autori di collezioni che permettono all’azienda di affacciarsi su nuovi scenari, europeo e mondiale; tra questi Ludovica e Roberto Palomba e Marco Acerbis.

Particolare cura è riservata alla qualità dei materiali: legno di teak o iroko metallo verniciato, corda naturale o artificiale intrecciata, marmo e pietra…la collezione è completata da un’attenta selezione di tessuti naturali e sintetici, resistenti al sole e agli agenti atmosferici, da utilizzare per tutte le collezioni.

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Tecta - Ferrero1947

Tecta

La tradizione non è mai stata così importante e contemporanea come lo è oggi: il suo valore è un bene molto prezioso. Tecta è sinonimo di movimento Bauhaus, ma con un approccio lungimirante, storico, impeccabile dal punto di vista filologico, ma allo stesso tempo dinamico e moderno.
La cittadina di Lauenförde, sede da sempre della Tecta, si trova lungo le sponde del fiume Weser; per oltre 40 anni designer d’avanguardia si sono riversati in città con una popolazione di 3.000 abitanti: gli architetti britannici Peter & Alison Smithson, l’architetto di Mies vander Rohe, Sergius Ruegenberg, Jean Prouvé, Stefan Wewerka o i grandi pensatori del Bauhaus, seguaci di Gropius, padre fondatore..tutti hanno contribuito alla collezione dell’azienda, arricchendola con entusiasmo e sapienza.
Oggi l’azienda di famiglia è gestita da Christian Drescher, quarta generazione della medesima famiglia di imprenditori appassionati del buon design, e porta avanti i medesimi principi. La missione di Tecta è preservare con responsabilità e rivedere le migliori idee e progetti del modernismo creati dal movimento Bauhaus di Weimar o Dessau, rispettandoli e allo stesso tempo traghettandoli nei presente, pensando al futuro per migliorarli e adattarli.
Tutti i pezzi vengono analizzati, studiati e migliorati in continua evoluzione, cercando nuovi approcci in materiali e tecniche innovativi, con una missione molto precisa: quella di allungare la durata della vita di buoni progetti, sia dal punto di vista sociale che ecologico. La sostituzione costante dei prodotti è ritenuta antieconomica e antiambientale, per questo motivo il catalogo Tecta è sempre composto dagli stessi pezzi, mai fuori produzioni, migliorati continuamente nei decenni in tutte le prestazioni. A questa parte si aggiunge una ricca ricerca di nuovi designers e nuove tendenze, creando pezzi e collezioni nuove, da affiancare a quelle storiche. Ogni esemplare prodotto da Tecta è numerato e certificato con marchio di originalità del Bauhaus.
Tecta unisce artigianato, valori e tradizione familiare alla scuola di pensiero Bauhaus. Questo è ciò che rende l’azienda così unica con il suo ciclo di sviluppo e cura in maniera approfondita tutto ciò che il movimento Bauhaus un tempo insegnava, fondendosi con l’artigianato tradizionale.
Tra i pezzi più significativi le sedie originali progettate da Marcel Breuer nel 1925 e nel 1928, la poltrona basculante sempre di Marcel Breuer del 1927, la poltrona originale di Gropius del 1920, la poltrona Cube di Peter Keler del 1925, la lampada Saturn di Josef Albers del 1926, la lampada L25 di Gerrit Rietveld per il Bauhaus, la famosa culla del Bauhaus di Peter Keler del 1922, la poltrona da relax reclinabile di Ludwig Mies van der Rohe del 1931 e la poltrona a pozzetto di El Lissitzky del 1928.

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MA/U Studio _Ferrero1947

MA/U Studio

MA/U Studio è stato fondato nel 2012 dal designer danese Mikal Harrsen e dall’architetto Adam Hall ed è specializzato nella creazione di sistemi innovativi per la casa, per il lavoro e per l’ospitalità, concentrandosi sulla costruzione di prodotti semplici, ma di grande impatto visivo, che offrono soluzioni in grado di adattarsi agli usi e ai cambiamenti degli stili di vita.
I principi progettuali fondamentali di MA/U Studio sono semplicità, funzionalità e adattabilità, combinando un’estetica scandinava asciutta con un profondo apprezzamento per il modernismo.
La collezione, composta da scaffalature, tavoli e contenitori sapientemente ingegnerizzati, si distingue per le sue linee eleganti , adattabili in qualsiasi ambiente in continua evoluzione, dove sempre più spazi domestici e di lavoro si sovrappongono.
I progetti si concentrano su forme essenziali, con uno stile lineare pulito e forme geometriche che creano una composizione senza pretese, ma visivamente sorprendente. Lo straordinario equilibrio di proporzioni e un’elegante discrezione definiscono tutti i modelli decorativi e funzionali.
Ogni pezzo della collezione è concepito per offrire la completa libertà di comporre uno spazio abitativo, fondendosi senza alcun sforzo e ottenendo il massimo effetto con mezzi minimi; il suo approccio pulito e diretto, per nulla misero, ha ormai attirato anche i più esigenti amanti del design rigoroso e razionale.
Nel 2017 De Padova ha acquisito il giovane studio danese, con una nuova produzione in Italia, integrando in modo impeccabile le radici scandinave con il Know-how italiano e standard di qualità senza compromessi, creando un marchio di design globale per soddisfare le esigenze più raffinate.
I materiali e i colori sono molto selezionati: solo acciaio e legno laccato, combinabile con il marmo in soluzioni più ricche, e il grafico bianco o nero senza alcuna altra distrazione.
Grazie alla sua compatibilità e all’intelligenza del progetto, tutti gli elementi sono combinabili per ottenere strutture di vario tipo, dalle più minimali, fino a quelle più articolate come le cabine armadio, i mobili per il bagno o una cucina di rara eleganza. Il sistema, nella pulizia estrema delle sue linee può essere anche solo una panca, un raffinato porta tv, una libreria molto grafica o un tavolo dalle lunghezze infinite.

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