Artek è stata fondata nel 1935 da quattro giovani idealisti Alvar Aalto e sua moglie Aino, con Maire Gullichsen, figlia di un importante magnate finlandese del legno e suo marito Nils-Gustav Haha ricco uomo d’affari e colto collezionista; il suo nome fonda insieme i 2 elementi essenziali secondo i suoi fondatori: arte e tecnologia.
La strategia di business della società è molto chiara fin dall’inizio: ” vendere mobili e promuovere una cultura di vita moderna con l’ausilio di mostre e altri mezzi educativi”. I fondatori auspicano un nuovo tipo di ambiente per la vita di tutti i giorni, credendo fermamente in una grande sintesi delle arti e volendo fare la differenza in architettura e nel design, nonché nella pianificazione urbanistica.
Grazie a questa sofisticata ditta Alvar Aalto potè evitare l’inflazione e la massificazione dei suoi progetti, che considerava preziosi come litografie: le sue opere dovevano essere non troppo numerose, per contenere gli effetti, e non troppo limitate , per non valorizzarle in un senso troppo artistico. Tutti i lavori di Aalto vennero realizzati dalla Artek, spesso in seguito a vere e proprie esigenze, ovvero il fatto di dover arredare i suoi progetti architettonici, come nel caso della poltrona Paimio, realizzata per l’omonimo Sanatorio o lo sgabello Viipuri per l’omonima biblioteca. Aalto per i suoi progetti parte sempre dalle tecniche di costruzione degli sci da neve, prodotto molto utilizzato in Finlandia, arrivando a sfruttare oltre alla piegatura del legno con il vapore, tecnica già utilizzata da Thonet, anche l’umidità naturale del legno di betulla finlandese.
Particolarmente celebri i suoi sgabelli, che hanno subito una variazione significativa con l’avanzare del tempo: negli anni ’40 il modello era composto da 4 gambe e un sedile opposto a loro, unito con delle viti, negli anni ’50 invece i sostegni in compensato erano disegnati in modo da aprirsi superiormente a ventaglio da formare il piano del sedile (o del tavolo), come succede in natura per alcune conformazioni organiche e vegetali, senza l’ausilio di viti.
La moglie di Alvar Aalto, Aino Marsio Aalto, è stata per molti anno direttrice artistica dell’azienda, disegnando lei stessa alcuni oggetti di grande eleganza come bicchieri, vasi e piccoli accessori, ma anche tessuti grafici e dai colori assoluti bianco e nero.
Oggi Artek è rinomata per essere una delle realtà più innovative e all’avanguardia per il design moderno, con la creazione di nuovi percorsi tra design, architettura e arte. La collezione comprende mobili, illuminazione e accessori dai maestri nordici Alvar Aalto, Ilmari Tapiovaara, Tapio Wirkkala, Eero Aarnio e Yrjö Kukkapuro, ma anche collezioni contemporanee come i progetti dei fratelli Bouroullec.