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Tag: Cassina arredi

Molteni&C - mobili e design, sedie, divani, tavoli, arredi

Molteni

Molteni & C viene fondata come azienda artigianale nel 1934 a Giussano in provincia di Milano (poi provincia di Monza e della Brianza), da Angelo Molteni, imprenditore brianzolo, tra i promotori del Salone Internazionale del Mobile di Milano, che vedrà la sua prima edizione nel 1961. Nel primo dopoguerra l’azienda realizza mobili partendo dal tronco e coprendo tutte le fasi produttive e a metà degli anni ’50 partecipa alla prima “Mostra Selettiva – Concorso Internazionale del Mobile” di Cantù, con un progetto dell’architetto svizzero Werner Blaser, allievo di Alvar Aalto e assistente di Ludwig Mies van der Rohe, che vince il primo premio. Il cassettone, con il giunto geometrico a tripla forcella, è il primo prototipo di mobile moderno ed è recentemente stato rimeditato in un preziosa edizione numerata e certificata.
Il 1968 è l’anno della rivoluzione: in pochi mesi, viene convertita la produzione dal classico al moderno, per realizzare mobili ben disegnati, pensati per la serie; Luca Meda, allievo della Scuola di Ulm, è l’uomo della rivoluzione, suoi i contenitori Iride presentati al Salone del Mobile nel 1968. L’anno successivo si ha la conversione completa ai mobili di design, cui segue l’acquisto delle aziende Unifor e Citterio, nel settore ufficio e, nel 1979, di Dada, azienda di mobili per la cucina. Negli anni Molteni & C diventa quindi una realtà per la produzione di mobili.
Durante direzione artistica affidata a Luca Meda, vengono chiamati a progettare per Molteni gli architetti Aldo Rossi e Afra e Tobia Scarpa; Aldo Rossi disegnerà alcuni arredi diventati ormai iconici come il divano teatro, il settimanale Carteggio e la sedia Milano, rari esempi di incursioni nel mondo del design da parte del Maestro.
Negli anni novanta comincia invece la collaborazione con alcuni designer italiani e internazionali, tra i quali Jean Nouvel, Foster and Partners, Patricia Urquiola, Rodolfo Dordoni, Hannes Wettstein.
Nel 1994 Molteni&C riceve il Compasso d’Oro alla carriera. “Tra i protagonisti della cultura italiana dell’arredamento”, recita la menzione della giuria, “ha saputo presentare un’offerta di prodotti disegnati con costante dignità, sicura qualità e ampia visione del contesto culturale”. Nello stesso anno Jean Nouvel progetta la Fondation Cartier a Parigi, Molteni attraverso Uniforo realizza tutti gli arredi: nasce così la serie Less, un’icona del design nel mondo, tavoli dalgli spessori minimi e dalle forme elementari e rigorose.
Agli inizi del 2000 Per sostenere l’espansione internazionale, Molteni&C crea la divisione Imbottiti e, in pochi anni si afferma tra i migliori produttori internazionali con i progetti di Patricia Urquiola, Ferruccio Laviani, Rodolfo Dordoni, Hannes Wettstein e Ron Gilad e molti altri.
Nel 2012 Molteni&C presenta al Salone del Mobile la Gio Ponti Collection, arredi mai prodotti in serie dal grande architetto milanese, in collaborazione con Gio Ponti Archives. La collaborazione tra Molteni e gli eredi di Gio Ponti prosegue annualmente grazie ad un accordo in esclusiva per i diritti dei progetti del Maestro.
Il Gruppo Molteni ha recentemente festeggiato 80 anni di attività con una mostra alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, intitolata 80!Molteni. Con un allestimento curato da Jasper Morrison e il progetto grafico di Studio Cerri & Associati, prototipi e arredi di tutte le aziende del Gruppo raccontano, per la prima volta, 80 anni di esperienza, qualità e innovazione. La mostra è diventata il nucleo del Molteni Museum di Giussano.
A partire da aprile 2016 l’architetto e designer belga Vincent Van Duysen è nominato direttore creativo dei brand Molteni & C; dopo il successo della collezione di armadi Gliss Master la nuova collaborazione ha come focus il coordinamento dell’immagine e delle scelte progettuali e artistiche del gruppo.
Nata come azienda specializzata nella produzione di sistemi, oggi l’azienda produce ancora completamente in Italia un’offerta integrale per la casa, dai contenitori agli imbottiti, dalle sedie ai tavoli… affiancata da una divisione contract che realizza navi da crociera, teatri, musei, hotel, ristoranti e residenze collettive.

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Cassina

Cassina

La Cassina è stata fondata nel 1927 a Meda, nel cuore della Brianza, dai fratelli Cesare e Umberto Cassina, inizialmente per la realizzazione delle forniture delle grandi navi da crociera, tra le quali la celebre Andrea Doria, gli interni della quale furono progettati dall’architetto Gio Ponti. Inizia quindi un storico sodalizio tra la Cassina e Gio Ponti, consolidatosi negli anni ’50, che porterà alla realizzazione di molti capolavori del design italiano, tra questi la sedia denominata “Superleggera” , dal peso di 1,66 kg, una intelligente e colta rilettura della famosa sedia Chiavarina, realizzata sulle colline liguri.
Dopo e contemporaneamente a Gio Ponti inizieranno a collaborare con la Cassina giovani e promettenti progettisti italiani, come Mario Bellini, Achille Castiglioni, Vico Magistretti, appartenenti a quella che viene riconosciuta ormai universalmente come la scuola milanese; grazie al coraggio e al fiuto di Cesare Cassina l’azienda inizia ad identificarsi come laboratorio del migliore design italiano, con un’attenta ricerca di tecnologie sempre nuove, messe a disposizione dei progettisti, e con una costante analisi dei cambiamenti degli stili di vita e dei modi di abitare.
Contemporaneamente a questa attività di ricerca e di collaborazione con designer contemporanei, la Cassina, grazie alla lungimiranza e alla perseveranza di Filippo Allison, porta avanti un discorso filologico di riesame, riscoperta e riproduzione di maestri storici del design italiano e internazionale. Nasce quindi un catalogo indipendente, denominato “I Maestri” da affiancare a quello contemporaneo, dove trovano spazio le proposte di Le Corbusier, Charlotte Perriand, Gerrit Rietveld, Frank Lloyd Wright, fino alle recenti acquisizioni degli archivi e dei diritti delle opere di Franco Albini e di Marco Zanuso. L’azienda, per portare avanti in maniera corretta e filologica questo progetto, si avvale della collaborazione delle Fondazioni preposte, ove siano state create come nel caso della Fondazione Le Corbusier, o degli eredi diretti.
In anni più recenti la Cassina ha sperimentato la collaborazione con progettisti contemporanei di varie provenienze, come il francese Philippe Starck, l’italiano Piero Lissoni o la spagnola Patricia Urquiola, mantenendo sempre quel filo conduttore della ricerca, della sperimentazione e dell’innovazione nel mondo dell’abitare. I progetti più recenti, dopo l’uscita di scena della famiglia Cassina, vengono affidati a direttori artistici, come l’attuale Patricia Urquiola, che tentano di dare una interpretazione del mondo Cassina, rileggendo anche alcuni classici con l’inserimento di colori e finiture nuove.
Il catalogo dedicato ai Maestri, ogni anno arricchito con nuovi progetti con il beneplacito delle Fondazioni e degli eredi, rimane l’esempio più brillante, e commercialmente vincente, di come il design storico possa sopravvivere a molti sperimentazioni talvolta non necessarie. Un esempio di questo arricchimento è il dialogo portato avanti dell’azienda con Pernette Perriand, figli di Charlotte Perriand, che ha permesso la riscoperta della figura di questa grande progettista, erroneamente messa in ombra dal maestro Le Corbusier, e di molti suoi progetti poco conosciuti dal grande pubblico.

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