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Serge Mouille

Serge Mouille

Conosciuto a livello mondiale per il suo lavoro come progettista di apparecchi di illuminazione, Serge Mouille (1922-1988), dopo il diploma nelle arti decorative legate all’argento presso la Scuola delle Arti Applicate di Parigi, fa pratica nello studio dello scultore Gilbert La Croix e, dopo la laurea nel 1941, apre il suo studio.

Nel 1945 Mouille stesso diventa insegnante presso la Scuola delle Arti Applicate e apre un nuovo studio specializzato nella lavorazione del metallo: le sue commesse sono per lo più mancorrenti per le scale, lampadari e ornamenti per le pareti. Nel 1953 Jacques Adnet lo assume a progettare apparecchi d’illuminazione, un’arte a cui dedicherà il resto della sua vita. Durante gli anni ’50 Serge Mouille progetta grandi lampade da parete, da soffitto e da terra, con diversi bracci e forme curve, che ricordano morfologicamente un ragno. Alcuni dei suoi disegni più conosciuti del periodo sono la sua lampada “Oeil” del 1953, “Flammes” del 1954, “Saturno” del 1958. Per tutta la sua vita lavora per ottenere un estetica cinetica e scultorea che evochi un senso di movimento nello spazio, affermando che i suoi apparecchi sono “una alternativa ai modelli italiani, che iniziano a invadere il mercato nel 1950”. I suoi progetti di questi anni vengono esposti e venduti alla Steph Simon Gallery in Boulevard Saint Germain a Parigi, insieme alle opere di Isamu Noguchi, Jean Prouvé, Charlotte Perriand, Pierre Jeanneret e Le Corbusier.

Nel 1955 Serge Mouille diventa membro della Società degli Artisti delle arti Decorative e della Società Nazionale d’Arte Francese; nello stesso anno viene insignito del prestigioso premio Charles Plumet per il suo lavoro e nel 1958 riceve un diploma di onore all’Expo di Bruxelles. Verso la fine del decennio degli anni ’50 Mouille inizia , a progettare apparecchi di illuminazione istituzionali e diventa responsabile per la progettazione dell’illuminazione dell’Università di Antony, arredata da Jean Prouvé, per le scuole di Strasburgo e Marsiglia e per la cattedrale Bizerte, continuando sempre a creare lampade anche per privati e per le più famose gallerie. I suoi modelli più richiesti, da parete e da soffitto, sono quelli più grandi, a 5 e a 7 bracci, chiamati “Araigné” nei colori nero o più raramente bianco.

Negli stessi anni l’invenzione di tubi al neon ispira molto l’artista a creare una serie di lampade da terra che combinino incandescenza e fluorescenza: questi disegni, la collezione “Colonnes”, debuttano al Salone di Parigi del 1962 per il design degli interni e sono alcune delle sue opere tarde più note. Molto diversa dalle precedente collezione, la affiancano senza penalizzarla, avendo due estetiche e due tecnologie completamente diverse.

Nel 1961 Serge Mouille fonda la SCM (Société de Création de Modèles) come un modo per incoraggiare giovani ed emergenti designer di illuminazione; continua a lavorare e ad insegnare per il resto della sua vita, mostrando le sue lampade e i suoi gioielli in diverse mostre in giro per il mondo. Per la sua carriera come artista del metallo e designer riceve, verso la fine degli anni ’60 una medaglia d’onore dalla città di Parigi. Il suo laboratorio non smette mai di realizzare questi capolavori, creati dalle sapienti mani di pochi e selezionati collaboratori; alla sua morte l’atelier viene portato avanti dalla vedova e poi dagli eredi, che continuano a fabbricare la collezione originale, a mano, senza modifiche, numerando e certificando ciascun esemplare.

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