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Tag: raffaello biagetti

Memphis-Milano: il fenomeno culturale degli anni '80

Memphis-Milano

Memphis-Milano è il grande fenomeno culturale degli anni ’80 che ha rivoluzionato le logiche creative e commerciali nel design. Nato a Milano nel 1980 dall’idea di Ettore Sottsass e un gruppo di giovani designer e architetti, negli anni diventati famosi designer della scena internazionale, Memphis ha rovesciato tutti i parametri esistenti, proprio perché il suo obbiettivo era la rottura dello status quo dell’industria del design.

Secondo la leggenda Ettore Sottsass si trovava nel suo appartamento di Milano con un gruppo di giovani designer, tra i quali il radicale Michele De Lucchi, per discutere di come il design fosse diventato ormai borghese e irrilevante…intanto si ascoltava la canzone di Bob Dylan del 1966 “Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again”. In gruppo decise in questo preciso momento di riunirsi in un collettivo e di creare una collezione completamente nuova, piena di vita e al passo con i tempi, chiamandola appunto Memphis.

Negli anni molti giovani designer passarono per il collettivo, provenendo da paesi e culture diverse e portando tutti il loro personale contributo nel contesto di un manifesto comune; tra essi Martine Bedin, Andrea Branzi; Aldo Cibic, Michel Graves, Nathalie du Pasquier, Peter Shire, Javier Mariscal, George Sowden, Alessandro Mendini, Matteo Thun, Masanori Umeda, Arata Isozaki, Shiro Kuramata, Marco Zanuso jr e molti altri. A tutti loro, e alla supervisione di Ettore Sottsass stesso, si devono i più interessanti progetti del gruppo Memphis.

Memphis ha imposto al design nuove forme, nuovi materiali e nuovi motivi. Una prima collezione nasce nel 1981 con il supporto economico di Ettore Gismondi, presidente di Artemide, ed ha immediatamente un effetto esplosivo: colori sgargianti, abbondanza di decorazioni, coraggiose asimmetrie, mobili verticali totemici…non si era mai visto nulla di simile, catapultando il design nell’universo stravagante e colorato del cinema, dei fumetti e della pop art, alla quale il collettivo guarda con interesse e rispetto.

Gli oggetti di Memphis, prodotti in serie limitata, cercano di sfuggire alla banalità del quotidiano, riprendendo nomi che suscitano in ciascuno di noi un mondo immaginario, con un forte effetto sorpresa grazie alle forme e ai materiali utilizzatili, sopratutto i laminati decorativi della società piemontese di Bra Abet laminati, ma anche le ceramiche e i vetri veneziani per i bellissimi vasi di Sottsass, realizzati secondo le antiche tecniche dei Maestri vetrai veneziani.

Tra i pezzi più iconici della collezione si possono citare la coloratissima libreria Carlton, la lampada Tahiti, il mobile Totem Casablanca, tutti disegnati di Ettore Sottsass, la lampada Oceanic e la sedia first di Michele De Lucchi. le poltrone Oberoi e la lampada su ruote Super Lamp di Martine Bedin, la sedia Palace di George Sowden e molti altri progetti tra arredi, tappeti (straordinari quelli di Nathalie du Pasquier), ceramiche, vetri, argenti, lampade, tessuti…tutti spregiudicati, colorati, coraggiosi e non convenzionali.

Memphis è diventato un simbolo di New Design; la sua influenza è stata immensa nella storia del design ed è ancora oggi molto forte in diversi settori della produzione e non solo: la sua estetica è stata ripresa e abbracciata in diversi campi artistici negli ultimi anni.

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